La milza teme soprattutto l’umidità.
A questo proposito, a Riza si usa
proporre una distensione immaginativa con la quale ogni giorno visualizzare a occhi
chiusi, di essere una nuvola nera, gonfia di acqua, e di sciogliersi pian piano
in pioggia, fino a provare una sensazione di vuoto e leggerezza in tutto il
corpo. Immaginare poi di essere distesi al sole, fino a percepire calore e
forza.
Ripetere l’esercizio ogni mattino.
In psicosomatica come nelle antiche tradizioni si usa abbinare ad ogni
organo del corpo umano un "contenuto psichico", un contenuto di
energie "mentali".
Nel cuore, l’energia mentale vera e propria, nello stomaco e nella
milza si conserva il pensiero, nel polmone alberga l’intuizione, nel rene si dà
vita alla volontà, nel fegato sta la forza di decisione ma anche la
preparazione del ns. futuro. Le emozioni trovano collocazione nello stesso modo
tanto che un’emozione influenza (e viceversa) un organo corrispondente, cioè:
il cuore sente la gioia, il rene la paura, il fegato la collera, il polmone la
tristezza e l’inquietudine, lo stomaco e la milza la rimuginazione e le "idee
fisse".
Così le sindromi ansiose nascono ed alimentano disequilibri
energetici, tossicità, mal funzionamento degli organi che danneggiano l’energia
mentale rispettiva (per esempio, un fegato intossicato diminuisce la forza
delle decisioni, oppure i reni affaticati incrinano la volontà, e così via).
Anche gli eccessi di emozioni portano a lungo andare (a volte in modo acuto) a
un "consumo" dell’energia degli organi corrispondenti tanto che i
vari sintomi ansiosi possono essere associati appunto a quelli, con la
rispettiva emozione considerata in questo caso "nociva".
Ecco allora l’angoscia, l’indecisione, la stanchezza, nascere
dall’energia renale indebolita dalla paura; la "testa vuota", la
mancanza di coraggio, l’indecisione riferiti tutti a un fegato mal funzionante
danneggiato dalla collera; l’incapacità a riflettere, la perdita di memoria,
causate da stomaco, milza, pancreas, "svuotati" dalle idee fisse,
dalle rimuginazioni continue. Riequilibrare energeticamente gli organi
interessati significa disperdere i sovraccarichi energetici, calmare la mente
e tranquillizzare in generale tutto il
corpo.
Fiori di Bach
I rimedi di Bach si basano sul fatto che non importa quali siano i
sintomi presentati da una persona ammalata perché vi è sempre uno squilibrio
psichico preesistente alla malattia. Edward Bach (medico vissuto agli inizi del
secolo) studiò migliaia di ammalati giungendo alla conclusione che non bisogna
curare la malattia ma la persona; che in ogni individuo occorre individuare
l’esatta natura dei sintomi psicologico - emotivi che accompagnano la malattia;
che nell’organismo umano (inteso come psiche e corpo indissolubilmente uniti)
vi è una "forza vitale" o "forza guaritrice" naturale che
sempre occorre stimolare; che esistono 38 condizioni psicologiche particolari
di base espressioni delle diverse personalità che, combinate tra loro,
individuano un grande numero di vari "atteggiamenti mentali".
Il dottor Bach sperimentò molti rimedi tratti dai fiori delle piante
("è nel fiore la forza vitale") scoprendone infine appunto 38 adatti
a modificare gli atteggiamenti mentali negativi, stimolando via via quelli
positivi e quella forza di guarigione sopraddetta. I rimedi di Bach
frequentemente utilizzati per l’ansia sono tre:
Agrimony, o eupatoria, è la
pianta che aiuta chi è apparentemente allegro, gioviale, ma che in realtà,
dietro questa maschera di benessere, nasconde tormenti mentali, preoccupazioni,
inquietudine, paura del futuro, delle malattie, della solitudine. Agrimony
stimola la parte positiva che alberga in queste persone e cioè il buonumore, la
calma, la cordialità, l’ottimismo, il senso di equilibrio e di pace
Aspen, o pioppo tremolo,
adatto alle persone che hanno paura senza sapere perché e che vivono in uno
stato d’animo d’apprensione continua con una tensione e un "tremolio"
interiore come in perenne attesa di qualcosa di terribile che deve succedere.
Aspen svela il potenziale positivo, incrementando il coraggio e la capacità di
affrontare la vita senza paura
Rock rose, o eliantemo è il
rimedio contro il panico, il terrore, l’emergenza, dove tutto sembra impedire
ogni capacità di reazione. Le persone con crisi di panico spesso restano
bloccate in una sorta di disorientamento in cui non si vedono vie di uscita e
rock rose è il rimedio che "sblocca" stimolando nel contempo la forza
di reazione.
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