La pianta del melone, il cui nome scientifico è Cucumis melo, appartiene alla famiglia delle Cucurbitaceae; le sue origini non sono del tutto certe ma si presume che molto probabilmente sia originario dell'Asia, attualmente il paese maggior produttore di meloni al mondo. La pianta del melone non si sviluppa in modo verticale ma è caratterizzata da un fusto strisciante che richiama un po' quello della zucca.
Proprietà e caratteristiche: apporta 33 kcal per 100 g di frutto e tante tante proprietà.
Grazie al suo apporto bilanciato di acqua e fibra, il MELONE , rinfresca l’ apparto digestivo e migliora la circolazione, eliminando il colesterolo e i trigliceridi in accesso.
Insomma, il melone è davvero il frutto jolly dell’ estate, ogni fetta contiene solo 20 calorie ed una moltitudine di principi attivi che ti restituiscono la linea perfetta.
C'è però un motivo in più per mangiare il melone: questo gustoso frutto è un valido aiuto nella lotta allo stress.
Lo hanno rilevato studiosi dell'Istituto Nazionale Francese per la ricerca agricola (INRA).
Secondo tale studio, una dieta ricca di melone favorisce il benessere, perché gli antiossidanti SOD contenuti in questo frutto sono in grado, a livello intestinale, di diminuire le proteine responsabili dello stress.
«Il tratto gastrointestinale (GIT) - ha spiegato Jean-Paul Lallès, direttore della ricerca - rappresenta una barriera in grado di impedire il passaggio di potenziali microrganismi nocivi o sostanze tossiche nella circolazione».
Ecco perché è così importante tutelarlo dall'aggressione delle proteine dello stress e farlo con una dolce fetta di melone....è proprio un'ottima scelta.
In contrapposizione al melone estivo troviamo quello invernale che deve appunto il suo nome al periodo in cui giunge a maturazione, Dicembre. La polpa di questa varietà di melone è piuttosto biancastra.
attenzione alle "ALLERGIE crociate":
È frequentemente rilevata una cross-reattività tra pollini di alcune famiglie e vari alimenti vegetali.
Il contatto con alcuni alimenti vegetali in pazienti allergici ad alcune famiglie di pollini può determinare una sindrome orale allergica con fenomeni irritativi a labbra e cavo orale: prurito al palato, ma può comparire anche gonfiore delle labbra, fino ad edema della glottide. A volte l’ingestione di questi alimenti vegetali cross-reattivi può provocare anche manifestazioni cutanee o respiratorie come ad esempio asma bronchiale. Sono stati descritti anche casi di choc allergico. Tra le cross reattività più frequenti quella tra mela e betulla che si osserva nel 30-70 per cento dei pazienti allergici a pollini di betulla”.
È utile quindi che chi è allergico ed ha manifestato fenomeni di cross reattività conosca i "legami" tra piante e alimenti vegetali. I più noti sono questi:
- pollini di graminacee crociano con frumento, anguria, melone, limone, arancia, prugna, pesca, albicocca, ciliegia, kiwi, mandorla, pomodoro, arachide;
- pollini di parietaria con gelso, basilico, pisello, melone, ciliegia, pistacchio;
- pollini di betulacee con mela, pera, fragola, lampone, prugna, pesca, albicocca, ciliegia, mandorla, sedano, finocchio, carota, prezzemolo, kiwi, arachide, noce, nocciola;
- pollini di composite con miele di girasole o di tarassaco, camomilla, olio e semi di girasole, margarina, dragoncello, genepy, lattuga, cicoria, sedano, finocchio, carota, prezzemolo, anguria, melone, mela, castagna, pistacchio, banana, arachide, noce, nocciola.
“La raccomandazione principale rimane quella di evitare di consumare gli alimenti responsabili di sindrome orale allergica, durante il periodo di pollinazione”.
È utile quindi che chi è allergico ed ha manifestato fenomeni di cross reattività conosca i "legami" tra piante e alimenti vegetali. I più noti sono questi:
- pollini di graminacee crociano con frumento, anguria, melone, limone, arancia, prugna, pesca, albicocca, ciliegia, kiwi, mandorla, pomodoro, arachide;
- pollini di parietaria con gelso, basilico, pisello, melone, ciliegia, pistacchio;
- pollini di betulacee con mela, pera, fragola, lampone, prugna, pesca, albicocca, ciliegia, mandorla, sedano, finocchio, carota, prezzemolo, kiwi, arachide, noce, nocciola;
- pollini di composite con miele di girasole o di tarassaco, camomilla, olio e semi di girasole, margarina, dragoncello, genepy, lattuga, cicoria, sedano, finocchio, carota, prezzemolo, anguria, melone, mela, castagna, pistacchio, banana, arachide, noce, nocciola.
“La raccomandazione principale rimane quella di evitare di consumare gli alimenti responsabili di sindrome orale allergica, durante il periodo di pollinazione”.