Il limone è un alcalinizzante del sangue, nella digestione si trasforma in citrati più bicarbonati che sono sali alcalini, fissa il calcio, utile nei reumatismi e nelle artriti, in caso di calcoli, insufficienza renale, epatica, per l’acido urico e il colesterolo. Ha un’azione antibatterica, disinfettante, stimola e regolarizza i surreni. Il succo di limone va diluito al 50% con acqua, non va dolcificato, va bevuto con la cannuccia per evitare danni allo smalto dei denti, va consumato di mattino a digiuno o dopo tre ore dal pasto.
La cura dei limoni sarebbe bene farla 2 volte all'anno: a marzo e settembre, nei cambi di stagione.
è un metodo semplice per beneficiare delle sue proprietà. Infatti, disintossica il sangue, riequilibra il fegato, è efficace in caso di artrite, reumatismi, aterosclerosi e ipercolesteromia. Gli organi che beneficiano del limone sono: il fegato, le ossa, la pelle, i surreni, i reni ed il sangue. Secondo la costituzione e la condizione della persona si assume il succo diluito secondo questa modalità:
– primo giorno: 1 limone;– secondo giorno: 2 limoni;
– terzo giorno: 3 limoni fino a un massimo di 7 limoni (settimo giorno) dopodiché a scalare da 7 a 1 nei giorni successivi.
Dal punto di vista energetico il limone ha natura fredda, sapore acido-aspro, dolce. I meridiani destinatari sono: Stomaco, Fegato. Promuove la formazione dei liquidi, seda la sete, purifica il calore, regolarizza le funzioni dello Stomaco, regola il Qi e lo mobilizza verso il basso, è espettorante, seda la tosse, preserva il feto. Indicato per sete, bocca secca, faringite da lesione dei liquidi e calore estivo, diabete, nausea, eruttazione, rigurgito da disarmonia del Qi di Fegato e stomaco, tosse, asma, aborto abituale, debolezza del feto.
Controindicazioni: nei casi di debolezza metabolica e, in particolare modo, degli emuntori. non essendo in grado di ossidare l'eccesso di acido provocato dalla cura, costoro rischiano altrimenti una demineralizzazione.
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