venerdì 11 aprile 2014

Effetti benefici della crusca d’avena


Dopo i successi alle serate di "CuciniAmo la Salute", ripropongo l'uso della crusca d'avena quale ottimo esempio di alternativa alla solita colazione, sia dolce che salata. Ottimo pasto principale, come portata o piatto unico a cui aggiungere verdure crude e\o legumi.
Da sola o abbinata ad altri cereali, possibilmente senza glutine: riso, mais, miglio, grano saraceno, amaranto o quinoa, l'ottima crusca d’avena diverrà nostra alleata al contrasto della fame nervosa e dei chili di troppo!
Queste proprietà derivano dalla sua ricchezza in fibre solubili, tra cui i beta-glucani, queste fibre hanno un’elevata capacità di assorbimento, superiore a 20 volte il loro volume d’acqua.
Consumando crusca durante un pasto, una volta che arriva nello stomaco, si riempie d’acqua e crea una patina gelatinosa che ricopre le pareti dello stomaco, si gonfia e restituisce un rapido senso di sazietà. Questa patina viscosa rallenta l'assorbimento dei grassi e degli zuccheri, riducendone l'apporto calorico. L’avena diventa una sorta di integratore naturale che, se introdotto in una dieta sana seguita con regolarità, restituisce subito i primi benefici.
Sformato di crusca d'avena con asparagi e funghi
Mettere in ammollo nel brodo (quando ho fretta uso il Rapunzel con la curcuma), la crusca di avena (100 gr), unire fiocchi di miglio e grano saraceno (altri 50 gr.) .Tritare asparagi e funghi, scaldare un pò di olio e curry in padella e far saltare velocemente aggiungendo un pò di acqua e sale o vino bianco.  Impastare il tutto insieme, fino ad ottenere una morbida consistenza alla quale aggiungere a piacere olive, un trito di erbe aromatiche o eventualmente un uovo e mettere in una teglia rivestita con carta antiaderente. 
Infornare a 180° per circa 30 minuti.
Nella versione dolce usiamo per l'ammollo il latte di cereali, (riso o mandorla), per i più golosi possiamo spezzettarci dentro dei datteri o della frutta secca bella dolce (prugne, albicocche, uvetta...etcc), possiamo aggiungere anche qualche mandorla tritata o un paio di cucchiaini della sua crema, ed un pizzico di vaniglia. Ottima l'aggiunta di noci o anacardi. Inoltre arrichisce la proposta l'aggiunta di qualche cubetto di mela con la buccia se biologica, e potendo anche qualche altra frutta a scelta di colore rosso. Mescolare il tutto e infornare dopo aver versato il composto in una teglia rivestita con carta antiaderente. 
Infornare a 180° per circa 30 minuti.




sabato 5 aprile 2014

La filastrocca Sarda delle dita

Tutte le malattie e le patologie alle dita delle mani e dei piedi, così come nel palmo o nel dorso e alle estremità, sono in corrispondenza con certe dita e secondo la dottoressa Gabriella Mereu si esprimono nella filastrocca Sarda che viene raccontata già ai bambini di 2 anni, e, con riferimento a questo scioglilingua si possono interpretare.
Dal pollice verso il mignolo :
Custu è su procu” (questo è il porco), il pollice
 Custu d’ha mortu” (questo l'ha ucciso) l’indice
Custu d’abbruschiau” (questo l'ha arrostito) il medio
Custu d’ha pappau” (questo l’ha mangiato) l’anulare
E a custu ch è pitticheddu non di n’anti lassau” (e a questo, che è piccolino, non gliene hanno lasciato), il mignolo
"La terapia verbale" Gabriella Mereu
Variante gallurese: "Chissu è lu porcu, chissu chi l'ha moltu, chissu chi l'ha usciutu, chissu chi l'ha magnatu e a chissu minureddu manco un pezzareddu."


Le patologie nel pollice o nellalluce indicano sofferenze date principalmente dalla relazione col partner, o più raramente, con uno dei genitori.
L’alluce Valgo indica un vissuto d’abbandono da parte del partner che può scaturire da un lutto, separazione, trascuratezza, tradimento.
L’indice è il giudizio che nell’inconscio equivale al senso di colpa perché il nostro profondo on distingue il giudizio della gente dal giudizio divino.
Il medio è l’eros inteso come sesso.
L’anulare, i problemi relativi alla situazione sociale, che nell’inconscio sono rappresentati in egual misura dal lavoro e dal matrimonio.
Il mignolo riguarda i problemi che ci derivano dai bambini o da un adulto che è come un bambino.