· un mazzo di cicoria.
· aglio
· olio d'oliva
· uva passa
· pinoli
· peperoncino
· acciughe
poco sale (ancora meglio Gomasio, fatto con i semi di sesamo)
Innanzitutto tagliate i gambi più lunghi della cicoria eliminando le eventuali foglie annerite e la parte del gambo più dura e mettetela a bagno in acqua calda per una mezz'oretta, con limone (o bicarbonato). Fate in modo che tutta la terra venga eliminata. Una volta fatto questo, sciacquatela da eventuali residui sotto abbondante acqua fredda e lasciatela scolare bene in uno scolapasta.
In una pentola mettere la cicoria e aggiungere acqua leggermente salata, non abbondante per non ”diluirne” le proprietà: sarà sufficiente coprire appena la cicoria.
Se non avete avuto il tempo di lasciarla a bagno con il limone potete aggiungerne ora il succo nell’acqua di cottura (manterrà la cicoria croccante ed il suo colore brillante), portare ad ebollizione per pochi minuti a coperchio chiuso: finché, al contatto con un forchettone di legno, non ci si rende conto che la verdura si è intenerita.
Mettere la cicoria così "sbollentata" in uno scolapasta e spremerla un po' in modo da liberarsi di quanta più acqua possibile.
In una padella (meglio ancora un tegame) mettere a scaldare a fuoco lento l’olio con l'aglio tagliato fine ed il peperoncino (se piace). Si può usare anche solo acqua e vino, usando l’olio bisogna far attenzione a non farne salire troppo la temperatura.
Quando l'aglio inizia appena prendere il primo colore unire l'uva passa, i pinoli ed un'acciuga.
Eventualmente uno o più di questi ultimi ingredienti possono essere eliminati.
Lasciar cuocere il tutto aiutando l'acciuga a sciogliersi con un cucchiaio di legno.
Quando ormai l'aglio è lievemente dorato aggiungere la cicoria mescolandola in continuazione.
In tal modo bisogna separare un po' le foglie che si saranno intrecciate e far in modo che la verdura assorba ed amalgami il più possibile il nostro soffrittino.
Durante la cottura assaggiare fino a che la cicoria non sarà diventata tenera e saporita.
Essendo stata sbollentata in acqua e sale, la verdura non ha bisogno di salatura ulteriore, ma se assaggiandola sembra insipida, aggiustare con del gomasio, ricordiamoci che il sale copre il sapore degli alimenti ed abitua il nostro palato a sapori molto forti, danneggiando la salute e causando ritenzione idrica.
Lasciar raffreddare un po' e servire.
ALTERNATIVA:
OLTRE ALLA CICORIA, UNO SPICCHIO DI AGLIO, UN RAMETTO DI TIMO, UN PO’ DI OLIO, PARMIGIANO (CIRCA 40 GR. SU DI UN KG. DI CICORIA) ed i RADICCHI.
Dopo aver mondato la cicoria ed averla lessata con limone come indicato per la ricetta precedente, fatela saltare nella padella dove si sarà già rosolato uno spicchio di aglio e dove avrete aggiunto e lievemente schiacciato il rametto di timo .
Versatela poi bollente, dopo avervi aggiunto un po’ di aceto di mele o succo di limone o succo di melagrana, sui radicchi. Mescolare e servire!