Una disciplina bio-naturale che, attraverso metodi e trattamenti non invasivi, a carattere non sanitario, si propone di migliorare lo stato di benessere dell'individuo.
Alla radice del pensiero naturopatico vi è l'idea di un essere umano come unità formata da corpo, mente ed emozioni, componenti in armonia tra loro e con il mondo esterno. Il corpo umano è dotato, per natura, di una forza che gli consente di autoregolare l'organismo e di conservare l'equilibrio di tali componenti, da cui dipende il suo benessere.
A volte l'individuo non è in grado di azionare la propria forza vitale; alcuni fattori ambientali, quali stress, cattive abitudini di vita, smog, ne mettono in crisi l'originario equilibrio.
Da ciò derivano squilibri energetici, che la naturopatia chiama "alterazioni del terreno individuali": essi sfuggono all'interesse della scienza medica, poiché non consistono in disfunzioni del corpo o della mente (malattia).
Il terreno individuale è il termine tecnico con cui la Naturopatia si riferisce ad un insieme di segni e di manifestazioni costituzionali, caratterizzanti le potenzialità della persona umana in senso energetico-funzionale, soggetti alle sollecitazioni ed agli stimoli fisici, emozionali ed ambientali. La Naturopatia si occupa di queste alterazioni, ne individua l'origine e i metodi per eliminarli e stimola la capacità innata del soggetto a recuperare il proprio stato di benessere.
Da ciò derivano squilibri energetici, che la naturopatia chiama "alterazioni del terreno individuali": essi sfuggono all'interesse della scienza medica, poiché non consistono in disfunzioni del corpo o della mente (malattia).
Il terreno individuale è il termine tecnico con cui la Naturopatia si riferisce ad un insieme di segni e di manifestazioni costituzionali, caratterizzanti le potenzialità della persona umana in senso energetico-funzionale, soggetti alle sollecitazioni ed agli stimoli fisici, emozionali ed ambientali. La Naturopatia si occupa di queste alterazioni, ne individua l'origine e i metodi per eliminarli e stimola la capacità innata del soggetto a recuperare il proprio stato di benessere.
Il Naturopata è un professionista connotato da competenza e correttezza.
- La prima qualità discende dalla frequenza di un iter formativo pluriennale, nel corso del quale egli apprende le discipline e le tecniche naturopatiche;
- la seconda qualità deriva dal rispetto di regole deontologiche raccolte in un codice di categoria, la cui violazione è punita con severe sanzioni.
Non possono sorgere "conflitti di interesse" tra il Medico e il Naturopata; essi hanno differenti oggetti di studio, il primo si occupa di malattie, il secondo di alterazioni bio-energetiche, che non hanno rilievo clinico.
Nell'eventualità in cui l'individuo stia seguendo terapie sanitarie, il Naturopata invita sempre a non interromperle; egli può soltanto collaborare con il medico, integrando la sua attività, poiché ritiene che il vero benessere non sia soltanto l'assenza di malattia, bensì l'equilibrio dell'uomo tra le sue componenti e con il mondo esterno
Per accertare le ragioni delle alterazioni bio-energetiche, il Naturopata analizza "il terreno" globale dell'individuo, servendosi di metodi e strumenti non clinici.
- Il colloquio naturapatico con cui il consulente, usando particolari tecniche di ascolto, entra in stretto contatto con l'interlocutore, scoprendone le abitudini.
- il test kinesiologico, condotto con un test muscolare, alla ricerca squilibri e alterazioni energetiche.
- I test bio-energetici, che consentono di valutare la risonanza energetica degli alimenti e di individuare le alterazioni da questi causate.
- L'analisi riflessologica e le tecniche corporee, che permettono le rilevazioni dei punti di debolezza energetica del soggetto.
È importante ribadire che nessuno di tali metodi serve per svolgere attività di anamnesi, diagnosi o prognosi.