domenica 21 aprile 2013

Psicosomatica, lettura energetica del corpo e forza vitale

Secondo la medicina cinese chi ingrassa ha un blocco dell’energia della milza. 
La milza teme soprattutto l’umidità. 
A questo proposito, a Riza si usa proporre una distensione immaginativa con la quale ogni giorno visualizzare a occhi chiusi, di essere una nuvola nera, gonfia di acqua, e di sciogliersi pian piano in pioggia, fino a provare una sensazione di vuoto e leggerezza in tutto il corpo. Immaginare poi di essere distesi al sole, fino a percepire calore e forza. 
Ripetere l’esercizio ogni mattino. 
 
In psicosomatica come nelle antiche tradizioni si usa abbinare ad ogni organo del corpo umano un "contenuto psichico", un contenuto di energie "mentali".
Nel cuore, l’energia mentale vera e propria, nello stomaco e nella milza si conserva il pensiero, nel polmone alberga l’intuizione, nel rene si dà vita alla volontà, nel fegato sta la forza di decisione ma anche la preparazione del ns. futuro. Le emozioni trovano collocazione nello stesso modo tanto che un’emozione influenza (e viceversa) un organo corrispondente, cioè: il cuore sente la gioia, il rene la paura, il fegato la collera, il polmone la tristezza e l’inquietudine, lo stomaco e la milza la rimuginazione e le "idee fisse".
Così le sindromi ansiose nascono ed alimentano disequilibri energetici, tossicità, mal funzionamento degli organi che danneggiano l’energia mentale rispettiva (per esempio, un fegato intossicato diminuisce la forza delle decisioni, oppure i reni affaticati incrinano la volontà, e così via). Anche gli eccessi di emozioni portano a lungo andare (a volte in modo acuto) a un "consumo" dell’energia degli organi corrispondenti tanto che i vari sintomi ansiosi possono essere associati appunto a quelli, con la rispettiva emozione considerata in questo caso "nociva".

Ecco allora l’angoscia, l’indecisione, la stanchezza, nascere dall’energia renale indebolita dalla paura; la "testa vuota", la mancanza di coraggio, l’indecisione riferiti tutti a un fegato mal funzionante danneggiato dalla collera; l’incapacità a riflettere, la perdita di memoria, causate da stomaco, milza, pancreas, "svuotati" dalle idee fisse, dalle rimuginazioni continue. Riequilibrare energeticamente gli organi interessati significa disperdere i sovraccarichi energetici, calmare la mente e  tranquillizzare in generale tutto il corpo.
Fiori di Bach
I rimedi di Bach si basano sul fatto che non importa quali siano i sintomi presentati da una persona ammalata perché vi è sempre uno squilibrio psichico preesistente alla malattia. Edward Bach (medico vissuto agli inizi del secolo) studiò migliaia di ammalati giungendo alla conclusione che non bisogna curare la malattia ma la persona; che in ogni individuo occorre individuare l’esatta natura dei sintomi psicologico - emotivi che accompagnano la malattia; che nell’organismo umano (inteso come psiche e corpo indissolubilmente uniti) vi è una "forza vitale" o "forza guaritrice" naturale che sempre occorre stimolare; che esistono 38 condizioni psicologiche particolari di base espressioni delle diverse personalità che, combinate tra loro, individuano un grande numero di vari "atteggiamenti mentali".
Il dottor Bach sperimentò molti rimedi tratti dai fiori delle piante ("è nel fiore la forza vitale") scoprendone infine appunto 38 adatti a modificare gli atteggiamenti mentali negativi, stimolando via via quelli positivi e quella forza di guarigione sopraddetta. I rimedi di Bach frequentemente utilizzati per l’ansia sono tre:
Agrimony, o eupatoria, è la pianta che aiuta chi è apparentemente allegro, gioviale, ma che in realtà, dietro questa maschera di benessere, nasconde tormenti mentali, preoccupazioni, inquietudine, paura del futuro, delle malattie, della solitudine. Agrimony stimola la parte positiva che alberga in queste persone e cioè il buonumore, la calma, la cordialità, l’ottimismo, il senso di equilibrio e di pace
Aspen, o pioppo tremolo, adatto alle persone che hanno paura senza sapere perché e che vivono in uno stato d’animo d’apprensione continua con una tensione e un "tremolio" interiore come in perenne attesa di qualcosa di terribile che deve succedere. Aspen svela il potenziale positivo, incrementando il coraggio e la capacità di affrontare la vita senza paura
Rock rose, o eliantemo è il rimedio contro il panico, il terrore, l’emergenza, dove tutto sembra impedire ogni capacità di reazione. Le persone con crisi di panico spesso restano bloccate in una sorta di disorientamento in cui non si vedono vie di uscita e rock rose è il rimedio che "sblocca" stimolando nel contempo la forza di reazione.

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